BAIKAL
ICE MARATHON Clean Water Preservation Run

LA MARATONA SU GHIACCIO PER LE SPONDE DEL LAGO BAIKAL

Precisiamo, a scanso di equivoci, che non vogliamo banalizzare le attività dei nostri amici/contatti social-sportivi.

Di quelli che credono probabilmente di bruciare calorie extra condividendo quotidianamente con noi che nel frattempo,tra un telefilm in streaming e una birra ghiacciata, leggiamo le loro evoluzioni di squat, osserviamo le espressioni impegnate durante il crossfit, annuiamo ad ogni mini-tutorial di instagram su come avere addominali scolpiti, sudiamo nel constatare i chilometri fatti con Runtastic (e felici emoticons annesse).

Al mondo però c’è qualcuno di più folle e atletico.
Anche se non così social.

E forse dovremmo dirglielo.

La maratona più dura del mondo è una gara che mescola benessere e natura. Sulle sponde ghiacciate del lago di Baikal, in Siberia, la corsa è arrivata alla sua decima edizione. Nata con uno scopo aulico, quello di sensibilizzare le persone sul problema dell’acqua potabile, la maratona di ghiaccio è un percorso difficile che ripaga lo spirito, oltre che il corpo, grazie ai meravigliosi paesaggi.

Il percorso, sebbene sia perfettamente piano, è davvero difficile a causa delle condizioni climatiche in cui si percorrono ben 42 chilometri (e 195 metri). La variabilità del meteo, che oscilla tra un poco di sole e un forte gelido vento, non aiuta sicuramente i corridori, che però sorridono, poco curanti della forma del loro sedere e catturati dall’immensità dei ghiacci che li circondano. Superfluo sottolineare che gli organizzatori curano con la massima attenzione ogni particolare, dal soccorso allo stato del ghiaccio sul percorso.

Se l’idea di correre a decine di gradi sottozero non vi entusiasma, l’esperienza di trascorrere almeno una notte, come in una fiaba, circondati dal ghiaccio cristallino è da provare. Ogni anno son oltre 50mila le persone che scelgono un IceHotel, vicino al Circolo Polare Artico (il più famoso si trova in Svezia) e chissà, dopo avervi portato per anni al mare, potremmo pensare a qualcosa anche noi…